martedì 9 novembre 2010

Tutteinsieme

27
settembre
2010
ScopaNapoli

La cosa è iniziata a settembre.
E SpazzaNapoli era troppo ovvio, da scrivere



4
ottobre
2010
Nunc est bibendum

E' proseguita in ottobre, con l'alluvione a Varazze e con un consiglio al capo della protezione civile: munirsi di cannucce.



18
ottobre
2010
Ponti...fex


Poi il ponte sulla monnezza. Dove l'unica cosa da ridere era una battuta così così:

se ha fretta, Ponti...fax.
Se fa l'odontotecnico Ponti...fix.

22
ottobre
2010
Miasmi?

Ho dovuto spiegarla in modo drammatico:
Miami ... miasmi.




22
ottobre
2010
Miasmi beach


Digerito Miasmi, facile aggiungere beach.
Ma attenti alla pronuncia.



22
ottobre
2010
Chi di scopa ferisce ...


Ed ero così stufo, tutto un tour de force, che ho pensato: basta.
Ramazzo tutto e fine, end.


22
ottobre
2010
Memento domus ...


E invece no. Crolla la domus dei gladiatori a Pompei.




Avrei dovuto scrivere anche il seguito, quia pulvis est et in pulvere reverteris, ma il latino non si usa più.





Le ho messe tutte in fila che così uno si fa una ragione, prima di uscire di ragione.
Come dire che del senno del poi, ecco.
Se volete anche i testi (ma molte ne sono quasi sprovviste, vi passo il primo link.
gli altri li trovate andando avanti nel tempo ... delle mele.

tutteinfila

domenica 17 ottobre 2010

Punt & Mes - 2














Rotazione della semisfera (mes) di 360 gradi,
come dire un punt&mes da sballo.

Mi è toccato farne una nuova, di guida. Non potevo farla passare per una animazione base.
Però tutto il succo è nella guida punt&mes, alla quale vi rimando prima di iniziare.
Dovreste procurarvi il punt ed il mes, il set di livelli Set1, insomma tutto quel che serve e che pian piano usiamo qui.
Se non avete idea di cosa io stia parlando non fatevene un cruccio: anche io riesco a malapena a capire qualcosa.
Comunque, i rimandi alle parti grafiche da realizzare ve li fornisco man mano che occorre.
Che il bello di un sito è che uno ci sguazza e ci naviga a piacere, e quindi mi sembra opportuno approfittarne, anzichè riscrivere tutto da capo.

1________________________________________________

Ora vi racconto dove eravamo rimasti alla fine della guida precedente.
Mi tocca fare un po' di cine per cercare di illustrare il perchè sia complicato veder ruotare una sfera. Ed anche una semisfera, quando mostra (la sfera, non la moglie del mostro) il lato oscuro, quello intero, quello privo del taglio o tappo.
I primi 45 gradi sono visibili qui sotto.
La semisfera ruota sul centro teorico di un cerchio, quasi avesse il ricordo che una volta era una sfera con tutti gli attributi.
Se vediamo, come stiamo vedendo, il lato del taglio riusciamo facilmente a simulare un 3D, forse giocando sulla nostro ricordo dell'idea di una sfera teorica (tipo Platone, per intenderci).

Da notare che nel rigirarsi la semisfera allunga la parte inferiore, mentre la parte superiore, per via del centro di rotazione, resta immobile.















2________________________________________________
Stesso discorso per i successivi 90 gradi.

Solo che stavolta è la parte inferiore a restare immutata, mentre la parte superiore sembra voler decrescere, ridursi, per arrivare a rivedere solo una semisfera












3_________________________________________________

E se li rivediamo di fila i primi 180 gradi abbiamo conferma di un fatto: quello che ci fa vedere (intuire, credere, scegliete un verbo a caso, ma attinente) la semisfera che ruota è il tappo.
Che non è altro che un cerchio posto davanti alla semisfera e ridotto progressivamente in verticale, fino a diventare l'ellissi sottile del penultimo fotogramma.
La copertura del tappo (cerchio o ellissi, come preferite) che aumenta (90 gradi) e che poi si riduce e sparisce (180 gradi) mostra sempre meno o sempre più della semisfera sottostante, e questo frega il 3D, dandoci l'illusione del vero.

Il come realizzarlo è descritto nelle pagine di punt&mes.

Per fare la sfera > punt&mes
Per fare la semisfera > punt&mes
Per fare il tappo ed animarlo > punt&mes
e punt&mes


E dopo quattro punt&mes o ci si addormenta o si va in giro a ballare la giga.














4__________________________________________________

Finito di ballare la giga?
Bene, torniamo alla parte poco piacevole, quella che dà meno soddisfazioni poichè dobbiamo scontrarci con la dura realtà di una superficie priva di asperità.
Che sarebbe il lato oscuro della semisfera.

Prima di avventurarci nella guida vi mostro cosa dovremmo realizzare, e ve lo mostro al solito modo, con un'animazione.
Ma prima un commento.

Ora la semisfera compie il terzo step di 90 gradi e mostra solo la superficie liscia. Ed anche se l'ingombro della patata (sarebbe la semisfera) è identico a quello dei primi 90 gradi
qui pare che più che ruotare, si allunghi verso l'alto.








5________________________________________________________

Ed anche nei successivi 90 gradi, per compiere tutto il giro, la cosa si ripete: la semisfera sembra che si accorci e solo con molta immaginazione la si percepisce in rotazione.
Che sarebbe la seconda rima che mi viene di getto.
Chi è cosi' bravo da trovare la prima, gli regalo una semisfera piena di asperità che così
la fa roteare che ne val la pena.













6 ________________________________________________________

Cominciamo.
Almeno a capire come far vedere il lato oscuro che cresce (ruota).
Qui sotto sono visualizzate le due semisfere, con sopra il primo tappo (tappoSUbase).

Seleziono la trasparenza di livello di tappoSUbase.
Inverto la selezione.
Creo un nuovo livello e lo rinomino Maschera_sotto_1 ...




















7 ________________________________________________________

Riempio la selezione di bianco.
Capisco che per ora non si capisca, ma ...




















8 ____________________________________________________

Creo un nuovo livello (ritaglio-Sotto), col selettore poligonale traccio un rettangolo a partire dal centro del tappo fino a tutta l'immagine al di sotto,

Lo riepmio di nero, così si vedrà meglio anche dopo, in quanto mi riservirà.

Seleziono la trasparenza di livello di ritaglio-Sotto.
Mi riporto sul livello Maschera_sotto_1 ...



















9 ____________________________________________________

... e cancello la parte selezionata.

Rendo invisibile tappoSUbase e vedo il risultato: la maschera bianca copre la parte superiore della sfera, lasciando intravedere metà dell'altezza di tappoSUbase.
La sfera, toricamente, sta ruotando dal basso verso l'alto.
E man mano che ruota dovrò vedere sempre più superficie in alto.



















10 ____________________________________________________

Ora non vi rifaccio vedere tutti i passaggi ed i livelli creati per le maschere.
Basta rifare tutto, dal punto 6 al punto 9, esclusa la creazione del livello ritaglio-Sotto, utilizzando come riferimento per la selezione del tappo i vari tappoSU1, SU2, etc, ed usando sempre ritaglio-Sotto per rimuovere l'eccesso di maschera in alto.

E passiamo alla parte inferiore.
Si rifà tutto come descritto ai punti 6 e 7.
Con un'unica variante ...
Intanto i livelli di maschera li chiameremo Maschera_sotto_1, 2, etc,
E quando selezioniamo la trasparenza di livello di ritaglio-Sotto, prima di cancellare la parte selezionata sul nuovo livello Maschera_sotto_x, INVERTIAMO la selezione.



















11 ____________________________________________________

In questo modo rimuoviamo la parte inferiore, dato che ora la sfera gira dall'alto verso il basso:




















12 ____________________________________________________

Riepilogando: se abbiamo preparato 10 livelli tappoSU, avremo 10 livelli di Maschera-sotto e 10 livelli di Maschera sopra.

Quando utilizzeremo i livelli tappo useremo solo una semisfera, prima quella sotto e poi quella sopra.
Quando utilizzeremo i livelli Maschera, utilizzeremo entrambe le semisfere.

Dove utilizzeremo sta per: renderemo visibili.

In Imageready, quindi, avremo visibili in sequenza:

mesGIU, tappoSUbase
mesGIU, tappoSU1
mesGIU, tappoSU2 ...

mesSU, tappoSUbase
mesSU, tappoSU1
mesSU, tappoSU2 ...

mesGIU, mesSU Maschera sopra_1,
mesGIU, mesSU Maschera sopra_2,
mesGIU, mesSU Maschera sopra_3 ...

mesGIU, mesSU Maschera sotto_1,
mesGIU, mesSU Maschera sotto_2,
mesGIU, mesSU Maschera sotto_3 ...




La guida la trovate anche qui: punt&mes

lunedì 4 ottobre 2010

Punt & Mes
















Punt&Mes - Guida per qualcosa che non so ancora cosa sarà

Stavo rimescolando il sito (non questo) avendo iniziato un'opera di risistemazione, che era meglio prima, ma da non dirlo in giro che già mi sfottono ad hoc, e mi sono ritrovato sulla pagina dei testi, quella iniziale.
C'era un commento sul come fare i banner, e lì citavo il Punt & Mes, la pubblicità di Armando Testa. Ho ben pensato che magari se ci mettevo un'immagine si capiva al volo, senza tanti giri di parole, e l'ho prelevata da un sito che poi ho anche linkato, per ovvi motivi di correttezza.
Beh, a quardare il manifesto m'è venuto il ghiribizzo di farci qualcosa, non sapevo (e non so) cosa.
Ma per prima cosa sarebbe stato divertente provare a rifare la sfera rossa con l'ombreggiatura carica, roba anni sessanta, quando ci si dava di aerografo ed i piccì erano nella mente dell'Olivetti.
(Si, amigos, l'Olivetti è stata fra le prime, se non la prima, a produrli, solo che poi, come spesso succede, mancano i soldi, siamo in Italia, siamo decisamente dei fessi ... avete presente il polo informatico? Non quello artico, quello che si sviluppava fra Torino ed Ivrea? Beh, la storia è lì, tutta da piangerci sopra)

Ora questa guida ha una caratteristica: parte dal punt (sarebbe il punto, ma punt è la dizione esatta) e non so quando nè se nè come arriva ad una conclusione significativa.
E' la prima guida in corso d'opera che metto in rete, proprio seguendo il lavoro che faccio sul piccì, sbagli compresi, quindi aspettatevi aggiornamenti costanti e magari ripensamenti, correzioni, smadonnamenti vari, insomma ....

Il seguito (e la guida) lo trovate qui: punt&mes

lunedì 27 settembre 2010

Veletto: un trucco facile e comodo
















Veletto - Ovvero come usare un trucco per far prima.

Credo di aver parlato già altrove di veletti, maschere e dei sistemi di copertura.
Ovviamente, se non ricorro ad un esempio, non si capisce granchè di quello di cui sto scrivendo.
Facciamo quindi un esempio, tanto per far prima.

Supponiamo che io voglia sovrapporre due lettere, di diverso colore, ma lasciando intravedere il profilo ed un po' di colore di quella sottoposta, posta sotto. Come se i colori delle due lettere in qualche modo si impastassero, si amalgamassero.
E' un lavoretto grafico che si vede in ogni pubblicazione.

Beh, la prima cosa che uno poteva fare, prima dei piccì, era di ridisegnare la parte sovrapposta delle due lettere e cambiarne il colore in quello desiderato.

Poi arriva il piccì, gli applicativi grafici, di fotoritocco, e si scoprono i livelli (i layers) e tutto si semplifica.

Qui basta duplicare una delle due lettere, catturare la trasparenza di livello dell'altra, invertire la selezione e cancellare il superfluo.
Quel che rimane è la parte in comune, quella sovrapposta: basta ricolorarla.

E fino a qui niente di speciale.

Ma se vogliamo, per esempio, sovrapporle in animazione, cioè vedere lo scorrimento di una che si piazza sopra all'altra, dovremmo farci un bel po' di "ritagli" per le parti sovrapposte che mutano fotogramma dopo fotogramma.

Questa la ragione di questa guida. E' un trucchetto da ridere, una volta spiegato. Magari lo sapete già da mo', ma per chi no ecco tutto lo spiegone.

Il link per la guida è: veletto

mercoledì 22 settembre 2010

ASCII 2 - la vendetta


ASCII. E' sempre = American Standard Code for Information Interchange

Un'altra strana combinazione di caratteri (ASCII) prelevata da p2p

Questa volta è un boccale di birra. Un po' ingombrante per essere sparato in main, che 90 su 100 vi capiterà di leggere un commento del bot (il bot poi vi dico cos'è, se me lo ricordo) del tipo:
riga troppo lunga, troppi caratteri, etc,
ma in bell'inglese, che così non solo non siete riusciti ad immettere tutto il boccale di birra, ma vi tocca anche capire cosa cavolo vuol dire quella riga, anche un po' minacciosa, che mete fine al tentativo.

Qui non ci sono problemi, poi è anche facile da fare.

Prima cosa: nuovo file, dimensioni 450x300, fondo nero.
Con lo strumento testo comincio a battere le lettere che
compongono la figura del boccale.

(_________________)
(_________________)=\\
(_________________) ...\\
(_________________) .....\\
(_________________) ......\\
(_________________) .......//
(_________________) .....//
(_________________) ...//
(_________________)=//
(_________________)
(_________________)
/___________________\


Il testo lo centro a sinistra e poi sposto solo l'ultima riga che non è
a registro utilizzando la barra di spazio.

Creo un nuovo livello (chiamiamolo 1)
Con lo strumento testo digito le lettere che compongono la prima riga della schiuma:

o0_O_oOo o0_O_oOo

Il testo lo giustifico in centro.
Creo un Set di livelli (lo chiamo 1) e ci trascino il livello con il testo appena battuto.Sistemo la riga di schiuma sopra al boccale.

Duplico il livello 1, lo chiamo 2, lo sposto al di sopra del livello 1.
E' la seconda riga di schiuma.

o0_O_oOo o0_O_oOo
o0_O_oOo o0_O_oOo


Importante: mantengo sempre il livell idi testo NON rasterizzati, che altrimenti non sarebbero poi modificabili.

Duplico il livello 2, lo chiamo 3, lo sposto al di sopra del livello 2.
E' la terza riga di schiuma.
Clicco sull'icona nella palette dei livelli per attivare la modifica del testo e lo modifico in questo modo (il testo prima della cura è quello scritto in bianco):

o0_O_oOo o0_O_oOo
oOoO_o_Oo_o_o

Duplico il livello 3, lo chiamo 4, lo sposto al di sopra del livello 3. E' la quarta riga di schiuma. Clicco sull'icona nella palette dei livelli per attivare la modifica del testo e lo modifico in questo modo:

oOoO_o_Oo_o_o
OooO

Duplico il livello 4, lo chiamo 5, lo sposto al di sopra del livello 4.
E' l'ultima riga di schiuma.Clicco sull'icona nella palette dei livelli per attivare la modifica del testo e lo modifico in questo modo:

OooO
O

Il set 1 rappresenta il primo fotogramma.
Passiamo al secondo.
Duplico il set 1, lo chiamo 2.
Modifico le righe della schiuma in modo proprio come capita.
Io ve le mostro, dall'alto in basso, ma qui si tratta decisamente di fare ciascuno a suo piacimento:

_OoO
ooO_o_Oo_Oo_o
0_O_oOo o0_O_oOo_
_o0_O_oOo o0_O_oO


Ho nascosto il livello 5, come se la bollicina fosse scoppiata.


Poi, duplico il set 2, lo chiamo 3 (che sarebbe il terzo fotogramma).
Modifico le righe della schiuma in modo casuale:

o
O_Oo
OooO_o_Oo_Oo_
OO_O_oOo o0_O_oOo
O_o0_O_oOo o0_O_o


Ho ridato visibilità al livello 5, come se la bollicina nascesse a questo punto. Infatti ho usato una o minuscola.

Poi, duplico il set 3, lo chiamo 4.
Modifico le righe della schiuma in modo chesciual:

O
oO_O
_OooO_o_Oo_Oo
oOO_O_Ooo o0_O_oO
oO_o0_O_oOO o0_Oo


Ho ridato visibilità al livello 5, come se la bollicina si ingrandisse a questo punto, usando una O maiuscola.

Poi, passo su ImageReady.
Come avrete intuito, si tratta di rendere visibili, uno alla volta, i Set 1 - 2 - 3 - 4.
Lasciando sempre visibile il boccale. Insomma, 4 fotogrammi e passa la paura.

Per ottenere l'effetto che vedete in cima alla pagina dovrete:
utilizzare un fondo nero,
la scritta per il boccale va in bianco
le scritte per la schiuma in un arancio pallido

Poi, sul primo fotogramma visualizzare il Set 1
ed il Set 4, ma con opacità al 50%

Poi, sul secondo fotogramma visualizzare il Set 2
ed il Set 1, ma con opacità al 50%

Poi, sul terzo fotogramma visualizzare il Set 3
ed il Set 2, ma con opacità al 50%

Poi, sul quarto fotogramma visualizzare il Set 4
ed il Set 3, ma con opacità al 50%
Fine della storia. E cin cin.

Volevo darvi anche un link per vedere qualche immagine del lavoro, solo che ho scritto praticamente tutto qui. Comunque il link è:
boccale di birra


P.S.:
il poi, poi, poi è un omaggio a Billy Wilder ed a James Cagney
Il film: uno, due, tre. Bianco e nero da favola.

giovedì 9 settembre 2010

... e non si capisce il motivo

24
agosto
2010








Le donne odiavano il jazz
e non si capisce il motivo

Paolo Conte (mon quasi citoyen, essendo astigiano).
Dire che lo amo sarebbe un eufemismo, sempre se mi ricordo cosa significhi.

Paolo Conte.
Sotto le stelle del jazz.
Piaciuta al primo colpo.
Musica e parole.
Ci sono due frasi che mi hanno colpito da subito.
La prima:

Pochi capivano il jazz
troppe cravatte sbagliate.


Ci ho gabolato un po', avevo un vago ricordo che mi girava in testa, anche ora non ne sono sicuro sicuro.
Ma il fatto delle cravatte come abbigliamento non ce lo vedo.
In primis in quanto sui bricchi cravatta è la sciarpa, mentre la cravatta, l'altra, è il cruatin, il cravattino.
Poi quell'idea, quel ricordo, confuso ma insistente.

Naturalmente mi sto sbagliando, ma mi piace pensare che sia proprio come sbaglio io.

La cravatta, per i musicanti di paese, quelli con la fisarmonica o la chitarra, era un accordo, un giro di frase, un legame tra la melodia e l'accompagnamento, un collegamento armonico fra un accordo ed il successivo, una svisata, un colpo di tacco che Maradona se lo sogna.

Mi piace l'idea che il mitico abbia inteso parlare di quella cravatta lì, dandoci di doppio senso, visto che nel jazz l'armonia spesso cede il passo a qualcosa di disarmonico, dissonante, ma giusto il tempo di annodarsi la cravatta, di riprendere il filo del motivo.
Il jazz spesso non fa le cravatte giuste, svisa di sguincio, sembra che stoni.
Sembra.

Ridurlo ad un accessorio forse è la realtà, anche se quel "capivano" lascia spazio a due possibilità: o il Paolo Conte gioca sul fatto che l'aspetto fosse prevalente sull'esecuzione, oppure che proprio non lo capissero il motivo, data la difficoltà di apprezzare cravatte (musicali) sbagliate.

Alla fin fine preferisco fantasticare sulle espressioni di paese, dei balli a palchetto.
Più poetiche e più terra terra al contempo.


Ora che ho la cravatta passo alla seconda frase:

le donne odiavano il jazz
e non si capisce il motivo

Qui solo una sensazione, ma precisa, che forse ci cucco, qui.
Pensare che il mitico abbia scritto un verso così ... banale?
Ma non ci credo manco se me lo dice lui.
Lui che ama i calembour, i criptogrammi, lui che si inventa quello che vi sparo alla fine di questa pagina, no, lui no.

Lui ha giocato sul doppio significato di motivo (causa, ragione, movente, presupposto, etc) e di "motivo musicale" (tema, melodia, aria).
Doppio senso classico.
Quasi avesse scritto, sorridendo dietro ai baffi:

Le donne odiavano il jazz
(e dicevano o pensavano:) e non si capisce il motivo (della canzone, la melodia).
E quella "e" davanti al "non si" è tutta una eeeee astigiana, tipo uffa, visto neh?

Che se era nel senso di motivo come ragione, forse avrebbe scritto:
Le donne odiavano il jazz e non si capiva il motivo.
Che così la consecutio e la metrica sarebbero state rispettate.
Sempre che non pensiate che sia ricorso ad un presente storico.
Diciamo che ci ha dato un aiutino.

Mitico, no?
Per chi ama giocare con le parole, coi significati doppi e tripli, beh, una canzone bellissima in quanto a motivo, con anche un paio di rimandi (ce ne sono altri, ma ve li risparmio) al calembour, beh ... il max.
(Bellissima anche Max, fra le righe).

Ho cercato onlain qualcuno che mi supportasse (che mi desse un elp) ma manco uno (*). Ed allora ho pensato di scriverla qui, tutta la tiritera.

Resto dell'idea che il gioco fra motivo e cravatta sia quello giusto: in fondo il jazz davvero non piace a tutti, poco orecchiabile, non si capisce il motivo e le cravatte sono sbagliate, no?

Prima di andare, come promesso, vi sparo la cripto del mitico:

Ossessione per i campi di concentramento: 5,5 = 2,8

Auguri.
Se non ci riuscite vi passo la soluscion fra un mese, così nel frattempo vi ascoltate tutto Paolo Conte, che ne val la pena, neh.

(*) Rettifica. Uno l'ho trovato, almeno per la frase e non si capisce il motivo


Indietro va o straniero ....

28
agosto
2010







Vacanze romane 2. La vendetta.

Stesso terrazzo (cfr: arde e cade)

Ma di pomeriggio.
Caldo neanche poi da morirci.

Chiedo: se famo 'na bira?
(da tre giorni sto pericolosamente precipitando dall'italo-piemontese all'italo-romanesco, quasi non mi capisco da solo).

Dice: no.
Poi allunga il braccio e fà cenno col dito ad un tre o quattro tizi in calzoncini corti e zainetto che passano sul marciapiede di fronte:
quelli arivano dal blecchedèchere.

Capisco una cippa (i pensieri sono ancora in italico-piemontardo) e lo guardo perplesso: Da che?

Sono a metà fra la voglia "de 'na bira" e la curiosità di sapere azzo è il blecchedèchere.

Dice: ce stanno de notte ar blecchedèchere.

Ora ho circoscritto il blecchedèchere. Credo sia il black & deker.
Forse è un gruppo di turnisti addetti al trapano che va a casa.
Dico: di notte? Lavorano di notte?

Dice: ma nun lavoreno, so' turisti, ce dormono.

Precipito nel limbo delle possibili alternative fra uno suicidio rapido ed un omicidio molto intenzionale. Poi mi viene un sospetto e chiarisco l'equivoco.
Dico: sicuro sia un bleck & deker?

Mi guarda come fossi idiota.
Dice: blecche... bedde... 'na roba uguale, me pare.

Viene fuori che era un beddenbrèchfaste.
Bed & Breakfast.

Visto cosa succede ad importare in Italia parolacce straniere?
Uno poteva anche ucciderlo, uno che pigliava il blecchedechere per un insulto, sapete?
Ma non potremmo chiamare le cose col loro nome italico?
Che ne so: dormi e fai colazione? nanna e caffelatte? riposa e magna (per i romani)?

O più facilmente, come si usa da decenni: mezza pensione?
Sapete, quella dove ci dormite e la mattina vi passano la colazione.
Si, dai, tipo un beddenbrèchfaste.


giovedì 2 settembre 2010

Inspessire le linee









Come fare per inspessire (e rendere omogenei) dei profili.

Dunque, succede che un amico mi abbia chiesto se fosse (lui ha detto solo: è?) possibile inspessire delle linee di un disegno.
Come gli ho detto si, a parte che un si secco non gli bastava, mi ha chiesto come fare. E sul come fare potremmo andarci per un mesetto a zonzo esplorando tutte le possibilità. Ma dato che oltre che didascalico e logorroico, tendo ad essere pragmatico, ve la conto alla breve.

Problema.
Ho fatto un disegno costituito da linee bianche su fondo nero (vale anche per il contrario e per fondi di altro colore, naturalmente, uso il bianco e nero per semplificare e per godere del massimo contrasto cromatico possibile. In caso di contrasto poco percettibile fatevi un salto nella sezione pioggia che c'è un esempio terra-terra per arrivare ad un contrasto decoroso.

Con la dimensione di partenza il disegno è "leggibile", solo che, dovendo poi ridurre l'immagine, le linee diventano poco percettibili.

Il problema è quello di farle più spesse, in modo che in riduzione siano tutte belle visibili...


Il resto si trova seguendo questo link:
inspessire le linee

E dopo aver letto e provato, se mi dite che le linee non si vedono vi fornisco il link di un buon oculista, con ottico annesso.
Annesso e non concesso, ovviamente, che vi tocca farla altrove :)

mercoledì 1 settembre 2010

Ridurre il peso di un filmato Flash















Happen, succede.
Non l'ho trovato scritto da nessuna parte.
Se nessuno l'ha ancora scoperto è il caso di dire uau (wow).

Trattasi di un trucco very bestial, direi.
Scoperto per puro caso.
Che noN ci credevo, tanto che ho provato a rifarlo.
Ma funziona, acciderbola se funziona.


Allora, la racconto dall'inizio.
Volevo convertire un .GIF in un filmato Flash.
Apro flash ed importo il GIF.
Solo che mi sono sbagliato: m'ero dimenticato di di averlo già fatto la conversione, e per sbaglio ho importato il filmato FLASH (.swf).

E, per fortuna, NON mi sono accorto dell'errore.
Cerco di salvare il filmato, con lo stesso nome, in quanto l'estensione .swf impediva un duplicato o una sovrapposizione, come tutti sapete meglio di me.

Ed a quel punto mi viene fuori il messaggio: vuoi sovrascrivere, etc etc,?
E lì che mi sono accorto dell'errore, ma essendomi pigliata la briga di fare tutto l'ambaradan, ho modificato il nome e l'ho salvato.
Poi zompo sulla cartella di output e lì mi accorgo che il nuovo Flash costa meno della metà del primo.

Io, d'abitudine, ai files appiccico le dimensioni (base x altezza) che fa comodo quando uno deve ripigliarli per qualsiasi motivo.
Erano identiche.
Allora li guardo, nel senso che apro il lettore di flash: uguali.

Chiaro il trucco?
Se volete ridurre l'occupazione fate in questo modo.

In primis scaricatevi il flash (.swf)
Poi reimportatelo: non leggetelo e neppure trascinate il file sull'applicativo, fate: file > import > to stage e riesportatelo (con altro nome), sempre .swf.

Il secondo sembra che subisca una ricompressione nella scrittura da parte di Flash.
La qualità è infinitesimamente più bassa, ma a percepirla ci vuole la lente.

Ho ottenuto riduzioni anche più drammatiche (tipo da 5,000 a 1,000 kb), ma dipende credo dal numero di colori o che altro.
Non sapendo il motivo non so indicarvi che il metodo: provare per .... ridurre.

C'è della roba aggiunta dietro a questo link:
Ridurre filmati flash

martedì 17 agosto 2010

ASCII (salute!)












ASCII = American Standard Code for Information Interchange
E non chiedetemi cosa significa, che anche lo sapessi (parzialmente si) non vi annoierei mai a starmi a leggere.

Chi frequenta DC può imbattersi in strane combinazioni di caratteri che rappresentano delle forme note: un fiore, un bicchiere, una siringa (quelli sfigati), un peluche, a volte anche un grillo.
Anche nei nick ci si sfoga con simbologie casual-barocco-liberty.
Li chiamano ASCII.
Che in realtà sono tutto il set di caratteri standard, più i caratteri "speciali" e sono appunto specialmente questi che vengono usati per i caratterogrammi (mi sto inventando una parola, urca).

Beh, questa guida è per giocare con un grillo "disegnato" utilizzando alcuni caratteri (ovviamente ASCII).
E neppure troppi: \ barre /, ( parentesi tonde ), virgola, virgolette, gei (J) ed una normalissima elle.
Minuscola.
In quanto il grillo non è poi un gigante, neh?

Bon, il link è qui sotto:
GRILLO

P.S.: ASCII! Salute! è una delle peggiori battute che mi siano mai venute, questo il motivo del PS. Per spiegarla :)

martedì 22 giugno 2010

Mal d'Africa - guida SwishMax








Quella precedente (che poi sta qui sotto) era solo un'anteprima, questa è la guida finale.
Mi sono messo a correre per realizzarla poichè qui non si sa se andiamo avanti o torniamo a casa. Dai mondiali d'Africa, per intenderci.

Allora c'è una guida decisamente lunga (sono sei pagine) per fare tutto, ma tutto (quasi, giraffa, sole, alberi, luci varie, luna esclusa) da soli.
Quindi niente foto, niente copy, niente di niente, solo un tantinello di pazienza ed il gioco riesce. A parte la ricerca di una giraffa in cammino, ma quella è pronta da scaricare, 24 fotogrammi (PNG).
E' la seconda guida di Swish che oso mettere in rete, in quanto io ne so pochino, e quel pochino potrà far sorridere quelli decisamente bravi.
Però se non ci si prova non ci si riesce, vero?
Se cliccate sull'immagine ne potete vedere una più grande. Sono Gif, ma derivano da un file swf.
Che poi perchè scrivi queste robe, che tutti ne sanno un tot più di me?

Bon, il link è qui sotto:
mal d'Africa

sabato 19 giugno 2010

Mal d'Africa












Tutto nasce dalla sigla RAI dei mondiali di calcio 2010.
Mi ha affascinato.
Non ho la più pallida idea di come l'abbiano realizzata (forse con After Effect) e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto provarci.
Non a rifare pedestremente, a farne una versione senza il mappamondo sul cielo, senza il Sud Africa a terra, senza le lucine ed i cambi di colore, insomma, una roba più semplice.

Questa che vedete sopra non è l'animazione finale della giraffa, ma solo una variante sul tema.
Diciamo che ho utilizzato tutti i fotogrammi (livelli) della giraffa che cammina per bucare il fondo, che qui è statico, a parte qualche movimento del terreno e qualche gioco di colore che si muove al di sotto della maschera.
Incomprensibile, vero?
Lo supponevo. Ma tanto fra poco ci sarà una guida. Ci sarà in quanto, molto complicata com'è, non l'ho ancora finita.
Appena si, metto la giraffa finale ed il link

P.S.: Se finisce che usciamo (dai mondiali) prima del tempo, mi sa che non metto il link.

mercoledì 9 giugno 2010

linee come onde










Ci ho messo un po' a scrivere questa guida. E non è poi granchè, dò per scontate molte cose che si trovano in bel dettaglio in altre pagine del sito. Alcune le ho evidenziate fra i tutorial on line, altre le trovate nei link della pagina.
Il problema non è tanto il disegno quanto l'animazione che sarebbe bene eseguire in tempi diversi, come per l'effetto matrix, ed anche per sfruttare l'automatismo fornito dal tweening.

Che, avendo fatto tutto un sei mesi fa, onestamente non mi ricordo proprio tutto in ndettaglio.
Ergo, olio di gomito, se volete delle belle linee che scorrano sul monitor, come onde.
O come onde su onde.

Il link vi dirotta al solito posto: onde su onde

P.S.: m'ero anche stufato di inter qui inter là, e di vermetti saltellanti o di striscio. Sto regredendo in una fase pre-animazione, forse mi servirebbe un tentativo di ri-animazione.

mercoledì 5 maggio 2010

Inter-corso











E' il 5 maggio.
Non so come, io dimentico di tutto, compleanni, onomastici, centenari, commemorazioni, anniversari, praticamente tutto il necessario per non subire frasi del tipo: ecco, di nuovo, te lo sei scordato, ma allora proprio in non conto niente per te, azz.

Però la ricorrenza del 5 maggio, va a sapere come, me la ritrovo fra le cose inutili da ricordare. Tanto più che non mi serve neppure l'ode, visto che la scuola fa parte dei ricordi, quelli che scordo, appunto.
Per fare un penoso gioco di parole potrei attaccarmi al fatto che la ricorrenza è un corso e ricorso storico, nel senso di nascita, non la mia, del corso, di Napoleone.
Inter...corso, per l'appunto.
Quest'altr'anno modifico anche l'immaginetta, se trovo una bella foto di Sant'Elena.

(Niente link, vado di corsa)

lunedì 19 aprile 2010

Inter-minabile











Detta da un ministro, non ricordo quale, forse uelfare, forse pompefunebri, ma tanto ...

"L'età per la pensione sarà ricalcolata in base all'aspettativa di vita.
Le conseguenze saranno inavvertibili per gli interessati."


Moriranno per tempo (si spera)


P.S.: sto sempre più decisamente pensando di chiedere asilo politico in Svizzera. Farà freddo, ma almeno non si muore di conseguenze inavvertibili.


sabato 3 aprile 2010

Inter-uau












Nel senso di wow, espressione strausata che sta per urca, che bello, ma dai, e recentemente: e vaiiiii.
(Che non ti dicono mai dove devi andare, ma ad un invito cosi' pressante uno finisce che cede e ci va, vero?).

Esplichescion del uau: è tornato. Non il bel tempo, che oggi, e siamo alla vigilia di Pasqua, dalle parti mie fa un freddo, ma un freddo, ma un freddo che sembrano due (questa l'ho copiata da Rascel, per quelli che sanno chi fosse).
Vista l'immagine? Quello viola sono io.

Ma tornando al uau: dopo mesi di niente post, ora un nuovo post. Da posteggiare ... ops, festeggiare, no?
E non vi dico neppure di cosa tratti, vi sparo direttamente il link.
E NON dite che vi ci mando io, altrimenti capace che ci ripensa :)

Iron Web Studio Blog

Lucertola












Lucertolina animata.

Allora: trovatevi un muretto sbrecciato, di quelli rivolti a mezzogiorno. Scegliete una giornata calda, col sole che viene su bello che pare una pizza appena sfornata. Sedetevi con le spalle al muro e non fate movimenti; anche se vi prude qualcosa (qualsiasi cosa), ignoratelo. Per passare il tempo contate le gocce di sudore che vi scendono dalla fronte. Quando con la coda dell'occhio vi sembrerà di percepire un movimento non agitatevi. Sempre fermi, respiro corto corto. La lucertola sta sbucando da una fessura del muro e va in cerca di calore. A questo punto telefonatemi, vi racconto cosa fare ...
Anzi una cosa ve la dico subito: non provate a prenderla per la coda. Si stacca e vi resta solo quella in mano.
Alla lucertola la coda ricresce, a voi, dalla coda non cresce una lucertolina, mai visto, giuro.

(Se non ne avete voglia, o se non trovate un muretto, scaricatela usando il link qui sotto)

Il link è diretto al solito posto: Lucertolina

Testi sulla griglia













Testo in prospettiva (sulla griglia).
Guerre stellari, o magari anche Superman. Una delle prima cose che capita a chi può disporre di uno strumento per animazione 3D, dopo aver fatto ruotare qualcosa, in quanto il lato oscuro è sempre la prima cosa che uno vuol scoprire, è la camminata in prospettiva, verso l'orizzonte, possibilmente al tramonto. Charlot mica ha chiuso tutti i suoi film così per caso, vero?
Allora, dicevo Guerre stellari o magari anche superman in quanto nei titoli (di testa, di coda, di mezzo) c'è il testone (nel senso di grosso testo) che scorre da fuori campo in basso verso l'infinito, che si trova circa a metà schermo.
E rifarlo senza applicativi 3D?
Quasi impossibile, cioè no, quasi da suicidio.
E allora proviamo con una cosa piccola piccola, dalla quale si può partire per fare cose grosse grosse.
La fregatura è che ho cominciato a scrivere la pappardella pensando di farcirla di cheiuords a manetta.
Me ne fosse capitata una per sbaglio, ellapeppa.

Non l'ho mai fatto, ma visto che è quasi Pasqua, io un accenno lo scrivo. Il seguito lo trovate usando il link.

Per partire ci occorre una prospettiva. Che di meglio di una griglia?
Ne ho recuperata una fra i vecchi cimeli, di un verdino ante-matrix.

L'idea è di far scorrere il testo lungo la colonna centrale, sia in alto che in basso, magari come se si rigirasse su se stesso per ricominciare e non finire mai (= loop). Insomma, arriva fuori schermo dal basso, finisce oltre l'orizzonte, riappare da lì, in alto e corre verso di noi fino a sparire.

Per prima cosa ho allungato la griglia.
L'immagine di partenza è di 500x334.
Ho aumentato il riquadro a 500x460.
Ho creato un nuovo livello.
Ho disegnato, seguendo la linea gialla del lato sinistro della colonna centrale, una linea bianca. L'ho duplicata e ribaltata in orizzontale e l'ho sistemata a registro della linea gialla di destra.
Ho collegato ed unito i due livelli. Ho duplicato il risultato e l'ho ribaltato in verticale, sistemando le linee a registro con la parte superiore della griglia.

Proprio come si vede nella figura.

























Avendo fatto le cose ad occhio ho pensato di verificare.
Col lazo ho tracciato il trapezio del riquadro, stando sulle linee bianche (oblique) e su quelle gialle (orizzontali). Insomma mi sono selezionato una casella della scacchiera. Ho copiato (CTRL+C) ed incollato (CTRL+V)

























Ho ingrandito la casella, spostandola verso il basso, cercando di restare a registro con le due linee bianche e con la linea gialla dell'ultima riga.
Cercando insomma di seguire la prospettiva.

L'ho duplicata, ruotata in verticale, e sistemata in alto.
Più o meno cosi'.
Le due tessere mi serviranno per sistemare a registro il testo quando esce (od entra da) fuori schermo.

























Bene. La scena è pronta. Ora gli attori. Che sarebbero le lettere che compongono la frase che volete. In questo caso: C'ERA UNA VOLTA...


... Il resto, con le immagini non tagliate a destra, lo trovate qui: Testo in prospettiva

martedì 23 febbraio 2010

Oblò











Prima o poi vi capiterà di incontrare, fra le pagine di questo posto, dei trattatelli su veletti, maschere (non di photoshop) ed altri strumenti per l'animazione.
Gestire una maschera (o un veletto) è la cosa più semplice di 'sto mondo. Il problema è quando arriva il sottosquadro: due maschere che fanno a pugni fra di loro, che dovrebbero essere contemporaneamente l'una sopra l'altra. E dato che niente di meglio che un esempio, partiamo con una maschera. Quella facile ...

Fin qui è una copia di quello che trovate sulla guida. Un'aggiunta: la guida è sistemata fra le animazioni base in quanto il trucchetto che viene presentato può servire in molte altre circostanze per evitare di impazzire con uno sproposito di livelli da gestire su ImageReady.
Ed il trucchetto consiste fondamentalmente nello spezzettare l'animazione in tempi diversi, salvando tanti PSD per ogni step di animazione e riutilizzandoli per lo step successivo.

L'unico guaio è la risoluzione. Qui non se ne parla in quanto è inutile parlarne, visto l'esempio. Ma c'è un altro trucco: Su ImageReady si aggiunge (in cima o in coda, non importa) un fotogramma con tutti gli elementi costituenti l'animazione, anche se in quella fase non sarebbero visibili. In questo modo il calcolo dell'ottimizzazione dei colori viene eseguito con tutti i colori che saranno presenti al termine. Quel fotogramma, poi, lo si sbatte via, ovviamente.

Il link vi porta al solito posto: Oblò

giovedì 28 gennaio 2010

Bolle e loop















Fondamentalmente si riparla di loop. Che c'è loop e loop, ovviamente.
La stò pigliando alla larga perchè non so ancora bene come spiegare in modo intelleggibile (e magari leggibile).

Nei post precedenti ho spesso parlato di loop.
Ma in genere si trattava di agganciare l'ultimo fotogramma col primo, di un solo oggetto in movimento.
E questo rappresenta un vantaggio (si controlla solo un avversario, mica tutta la squadra) ed uno svantaggio, poichè bisogna percorrere tutto il tragitto, con uno sproposito di fotogrammi.

Se invece di un solo oggetto ne mettiamo diciamo due e mettiamo che si muovano in tempi diversi, il problema dei fotogrammi si complica.
Non vi dico quando di roba da muovere ce n'è una dozzina.
Che se tutti si muovono più o meno alla stessa velocità e, soprattutto, dalla stessa posizione di partenza, la cosa è solo noiosa da fare.

Ma se cominciamo a pensare ad un altro fatto, ecco che il loop diventa davvero una roba seria.
L'altro fatto è la comparsa sullo schermo dell'oggetto e la sua scomparsa.
Il loop in questo caso è breve, con l'effetto solito, l'oggetto compare, si muove, sparisce.
Ma se voglio che non ci sia la testa e la coda, ma solo il cuore (come per la grappa)
cioè sempre l'oggetto presente, qui si tratta di pensarci su bene bene.

Ho trovato, girando sul ueb, un esempio bellissimo di loop solo del cuore, con una dozzina di bolle, il tutto in 5 (dico 5) fotogrammi.
Si tratta di bolle che salgono dal basso, possono essere bollicine o bolle di sapone, poco importa.

E ragionandoci un po' su si capisce che il trucco sta in due particolari:

La testa e la coda sono risolte togliendo opacità agli oggetti in ingresso (dal basso) ed in uscita (dall'alto).
E fin qui niente di nuovo.
ll secondo particolare, sta nello scambio di oggetti durante il percorso.
Mi spiego: se parto con una bolla in centro schermo, che sale verso l'alto e poi si dissolve, al 5° fotogramma, nel primo fotogramma dovrei ritrovarmi una bolla leggermente più in alto rispetto alla prima.

Quindi si lavora con due bolle, come nell'esempio qui:
bolle e loop

venerdì 22 gennaio 2010

effetto matrix




















Effetto matrix, ovviamente. Ne ho fatto tre versioni. L'immagine qui sopra è riferita alla prima. Per le altre a linkare ci ha pensato Iron Web Studio blog, quasi un anno fa.
Dovrei scrivere qualcosa per riempire il vuoto fra una fila di numeri e l'altra, credo, ma dato che ho appena risistemato il sito e mi sono smazzato un po' di troppe pagine, tutte di numeretti verdi messi in fila peggio dei 44 gatti, non so proprio trovare la forza di scrivere altro.
L'unica cosa che posso dire è: se ci andate almeno cercati di leggervi le guide e, plis, almeno mettete qui un'indicazione anche generica, seppur attinente all'argomento, di quello che ne pensate (si chiama commento).
Così, la sera, quando sono troppo su di giri, vi leggo e mi rimetto al posto mio: al pian di babi, come si dice dalle mie parti, che i babi, sempre dalle parti mie, sono i rospi. E te guarda la combinazione: verdi anche loro, tipo i numeri di matrix.

La prima delle tre guide si trova qui: nebbiaenuvole
Le altre due sono qui: Iron web Studio blog

mercoledì 20 gennaio 2010

Smokers








Questa guida serve per farsi un pacchetto di siga.
Il fumo non è trattato nella guida, ma lo trovate un po' dovunque, sia qui che là.
Per prima cosa mi sono procurato un pacchetto di sigarette (non vi dico la marca, che tanto si capisce).
L'ho messo sotto scanner, senza premere troppo sennò addio siga, e mi sono tirato su l'immagine di base.
Non che mi servisse molto, ma era per gli ingombri relativi, altezza, larghezza, bordini e scritte, fregi et similia.
Ad un certo punto m'è toccato aprire il pacchetto, per vedere com'era fatto dentro.
E anche svuotarlo. Finisce che quelle siga sparse in giro mi davano anche fastidio. Che buttarle mi sembrava uno spreco. Dite che me le sono fumate? Ebbene si, acciderbola. Preso il vizio e tutto per un po' di animazione.

La guida è per i soli fumatori: nebbiaenuvole (&fumo)

lunedì 18 gennaio 2010

Lente d'ingrandimento











Sono 4 pagine.
Tre per disegnare la lente ed il testo, l'ultima per l'animazione.
Che consiste nel far scorrere la lente d'ingrandimento sul testo, ingrandendolo via via che la lente ci passa sopra.
Che è poi l'effetto lente, a dirla in uebbese.
Naturalmente è un effetto che serve anche per immagini statiche, ma la lente, in questo caso, andrebbe fatta meglio, con più cura. In animazione si tende (forse meglio se dico "tendo") a non perdere troppo tempo con dettagli che alla fine della fiera risultano pressochè insignificanti.
Che poi io una lente d'ingrandimento mai avuta e pensare di comprarne una, ma manco se ...
Dite che la lente la si poteva recuperare da qualche parte, magari sul ueb?
Ma farsela è meglio.
Così non ci sono problemi di copy, no?

La guida è al solito posto: nebbiaenuvole

giovedì 14 gennaio 2010

Riflessione sull'acqua - 2

















Riflessioni ... con lo schizzo

Seconda riflessione. La facciamo costruendoci uno strumento (gli anglofoni lo chiamano tul) che ci serve per questa e per altre riflessioni. E lo strumento lo facciamo con lo schizzo.
Che non è propriamente uno schizzo, è un filtro di Photoshop e non schizza neppure.

Qui di ritocco non ce n'è per niente, in compenso sono partito da un'immagine che proprio non si addice, tanto per vedere cosa sarebbe successo. Ne ho usata una presente sul vecchio Bricol_Age (sto ristrutturando il sito, qundi non so ancora dove finirà) e della quale c'è anche il link (funzionante, spero).
Ma la cosa non è molto importante, si tratta solo di seguire la guida e poi uno può applicarla su qualsiasi immagine, compreso un grande prato verde, se vi piace immaginare il vento della brughiera che spazzola quello che ci cresce, nel prato verde. A prescindere dalla rima. Quale rima? Beh, verde mi pare che rimi con ... con Asdrubale no.

La guida è al solito posto: nebbiaenuvole

mercoledì 13 gennaio 2010

Vinile






















Allora, stavo girando in giro sul ueb per trovare delle idee.
Ho trovato un tut per fare un vinile. Solo che il tut è in inglese e io l'inglese manco il the ...
Qui metto anche il link, comunque, che mi sembra il minimo:
http://psdtuts.com/tutorials/tutorials-effects/creating-a-vinyl-record-in-photoshop/

Io però l'ho un poco modificato, intanto mi serviva un 45 giri, che nel giùbbocs non ci stava il padellone (ah, il padellone sarebbe il 33 giri, roba anni '60), e poi un'immagine fissa non mi andava bene per l'animazione. Quindi, appena riuscite a fare il 33 giri, qui vi dico come modificarlo (non posso riscriverlo nè tradurlo per via del copy).

Il come modificarlo lo trovate qui: nebbiaenuvole

lunedì 11 gennaio 2010

Ingranaggi









Altro giro.
Non che mi piaccia particolarmente fare giri su giri, ma spesso la rotazione è comoda, quasi come le mele. Che c'entrano le mele? Ma non è una mela al giorno che toglie il medico etc. etc.?
Questo link per la guida è un link strano, vi fa fare un altro giro, come sulle giostre, quando uno resta su per ultimo o acchiappa per la coda la coda che ... Iron Web Studio Blog

Ma se non volete fare tutto il giro seguite quest'altro link: nebbiaenuvole - ingranaggi

venerdì 8 gennaio 2010

Lira - Rotazione asse Y









Ultimo giro.
La lira gira sulla verticale.
L'ombra non mi è venuta tanto bene, ma mi girava la testa (troppi soldi fanno quell'effetto lì). Anche l'altra faccia della lira non mi è venuta. Ho usato la stessa ribaltata.
Il caso che vi dica che questo è il link? nebbiaenuvole

Lira - Rotazione asse X Y Z









Terzo giro. E tre assi (quasi poker).
Questo è un mix delle pagine precedenti.
Facciamo ruotare la lira sull'asse delle Z e contemporaneamente sull'asse X, mentre la zigrinatura (il bordino) ruota su quello delle Y.

Ok. parliamo di assi, ma cartesiani, mica della briscola:
Qui di lato c'è una figura che dovrebbe chiarire.
L'asse X è quello dell'orizzonte Y quello dell'altezza e Z quello della profondità.
Piu' facile vedere come ci si gira intorno che spiegarlo.



Il seguito sempre qui: nebbiaenuvole

Lira - Rotazione asse X Z









Secondo giro.
Dove si vede che la lira si può anche spaccare in quattro.
Io ci ho provato, ma dopo 3 pezzi ero sfinito.
Si tratta della rotazione sull'asse Z. Quella del 3D.
Che a farla in 2D è leggermente da suicidio. Ti devo costruire tutti i passaggi, giocando di sguincio sulla prospettiva, e ricostruendo quelle che sono le cose peggiori: le parti nascoste.

Ah, le guide si sviluppano prima nella costruzione degli elementi necessari al movimento, poi in animazione, quindi dovrete passare da Photoshop a ImageReady per completarle.

Se vi serve la pie (che non è una signora molto religiosa, ma una torta americana) la trovate qui: nebbiaenuvole