sabato 16 aprile 2011

Porta A...perta

2 febbraio 2009
Porta A...perta.








Alla fine qualcuno l'ha ammesso. E neppure a denti stretti. Che più che un'ammissione sembrava un: grazie di esistere.

Che qualche dubbio non è che non ci avesse sfiorato, e neppure tanto di sguincio. Solo che quando ti vengono quei pensieri lì uno si dice anche: ma guarda che sei un malpensante, che sei diffidente, che sei il solito provinciale che non te ne va bene una, tanto peggio se è gratis.

Solo che questo non è mica gratis.
Ora ci arrivo, è che le premesse sono affascinanti. Sanno di corteggiamento. Tu la pigli alla larga e, dato che fai il furbo, ti senti anche quello che la sa lunga, che la sa prima, che-ora-ve-lo-dico-io-a-voi-che-non-la-sapete-mica, un giochino che uno lo tirerebbe per ore, che tanto non è mica complicato, basta non dire, accennare, una toccata e fuga ogni tanto, un lavorar di fioretto che il Cyrano se lo scorda.

Insomma, un ministro (donna, ma dire ministra mi sa di minestra sinistra) glielo dice: questo è il salotto più ambìto d'Italia, le sono grata di avermi invitata, che chi non passa da qui non conta un tubo (questo il senso, non le parole).

Cioè grata a chi? Al conduttore?
Ma lo paga solo lui il canone, cioè tutti i canoni che noi ci si smazza li paga tutti lui?
E glielo dice proprio in questo periodo che ad ogni ingresso e uscita di trasmissione ci martellano col paga il canone?
Mica dicono: rammentiamo al conduttore di PortaaPorta che sono in scadenza i canoni degli italiani tutti?
E no, quelli lì lo dicono a noi.
E lei ringrazia lui.

Che lui, poi, mica si sente in dovere di dire macchè io, io faccio il mio lavoro e se lo faccio bene i teleutenti (che messa così mi sembra una diversa-abilità tipo nonudenti) guardano il programma.
Sono loro (cioè noi) che dobbiamo ringraziare: io (lui) perchè porto (aporta) a casa la pagnotta, voi (loro) perchè pure.
No, lui dice grazie (e meno male che non ha detto prego).

La cosa triste è che a me non ha dato fastidio il fatto che i due rami del parlamento abbiano traslocato in Rai, e che un giornalista (non eletto) abbia assunto il potere di decidere chi conta e chi no fra coloro che abbiamo eletto. Quello è quasi normale nell'era del regno dei media.

Mi ha dato fastidio quel grazie.
Sono grave?
Sarò malato?
Non è che a forza di spifferi ... forse quella porta lì meglio che qualcuno la chiuda?

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