giovedì 28 gennaio 2010

Bolle e loop















Fondamentalmente si riparla di loop. Che c'è loop e loop, ovviamente.
La stò pigliando alla larga perchè non so ancora bene come spiegare in modo intelleggibile (e magari leggibile).

Nei post precedenti ho spesso parlato di loop.
Ma in genere si trattava di agganciare l'ultimo fotogramma col primo, di un solo oggetto in movimento.
E questo rappresenta un vantaggio (si controlla solo un avversario, mica tutta la squadra) ed uno svantaggio, poichè bisogna percorrere tutto il tragitto, con uno sproposito di fotogrammi.

Se invece di un solo oggetto ne mettiamo diciamo due e mettiamo che si muovano in tempi diversi, il problema dei fotogrammi si complica.
Non vi dico quando di roba da muovere ce n'è una dozzina.
Che se tutti si muovono più o meno alla stessa velocità e, soprattutto, dalla stessa posizione di partenza, la cosa è solo noiosa da fare.

Ma se cominciamo a pensare ad un altro fatto, ecco che il loop diventa davvero una roba seria.
L'altro fatto è la comparsa sullo schermo dell'oggetto e la sua scomparsa.
Il loop in questo caso è breve, con l'effetto solito, l'oggetto compare, si muove, sparisce.
Ma se voglio che non ci sia la testa e la coda, ma solo il cuore (come per la grappa)
cioè sempre l'oggetto presente, qui si tratta di pensarci su bene bene.

Ho trovato, girando sul ueb, un esempio bellissimo di loop solo del cuore, con una dozzina di bolle, il tutto in 5 (dico 5) fotogrammi.
Si tratta di bolle che salgono dal basso, possono essere bollicine o bolle di sapone, poco importa.

E ragionandoci un po' su si capisce che il trucco sta in due particolari:

La testa e la coda sono risolte togliendo opacità agli oggetti in ingresso (dal basso) ed in uscita (dall'alto).
E fin qui niente di nuovo.
ll secondo particolare, sta nello scambio di oggetti durante il percorso.
Mi spiego: se parto con una bolla in centro schermo, che sale verso l'alto e poi si dissolve, al 5° fotogramma, nel primo fotogramma dovrei ritrovarmi una bolla leggermente più in alto rispetto alla prima.

Quindi si lavora con due bolle, come nell'esempio qui:
bolle e loop

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